31 marzo 2006

Una breve riflessione

Non amo, quando parlo del mio vegetarismo, puntare l'indice contro gli orrori della produzione e del consumo di carne; ho sperimentato personalmente che è un approccio troppo aggressivo, che tende a far fuggire le persone, piuttosto che indurle all'ascolto.

Non dico che sia sbagliato mostrare fotografie e filmati sulla macellazione o sugli allevamenti intensivi, ma è una strategia che non assicura il successo...
Ritengo che la convinzione di fondo, che bisogna estirpare dalla mente delle persone sensibili ed interessate, sia quella che senza carne non si può vivere.
Altrimenti si continuerà a pensare che l'uccisione di animali "da macello" sia un fenomeno orribile, ma inevitabile; una strage necessaria.

Ecco perché raramente troverete immagini "truculente" su questo blog... mi piace parlare del vegetarismo in termini di benefici per la salute, per l'ecosistema, per il proprio portafogli, per gli animali non più sfruttati e per i tanto sbandierati "bambini affamati" di cui tutti si preoccupano ma che, a quanto pare, non riescono mai a smuovere profondamente le coscienze. Insomma, mi piace focalizzare la mia attenzione su tutti gli aspetti positivi che questa scelta di vita comporta.

Sul piacere di cucinare cibi colorati, croccanti, saporiti e profumati.

Sul piacere di vagabondare per erboristerie, botteghe e negozietti cercando spezie, erbe, alimenti nuovi, esotici, inusuali; e poi tornare a casa e tuffarci dentro le mani senza paura, senza trovarsele sporche di sangue o unte di grasso fetido.

Sul piacere di gustare vivande che mettono di buon umore l'occhio e lo spirito... e a volte fanno venire "voglie" bizzarre...

Become a real food lover, go vegetarian!

Perché un pizzico di ironia dà più sapore alla vita...

30 marzo 2006

Articolo di Grillo

Tratto da Vita da marionette:
Pochi giorni fa, sul blog di Beppe Grillo, appaiono sconcertanti frasi che sembrano metterlo sulla difensiva per quanto riguarda la sua golosa alimentazione onnivora (l'articolo di Grillo). Ma tali frasi non hanno fatto altro che scatenare accese polemiche in tutti i suoi sostenitori e collaboratori vegetariani e vegani che, coerenti nelle proprie idee etiche, sociali e di salvaguardia ambientale, si sono sentiti in dovere di informarlo su cosa si nasconda dietro tali evitabili affermazioni.
Riportiamo alcune illustri lettere di protesta.

Lettera scritta da Marco Alfano (Milano), sostenitore e responsabile del Meetup di Milano:

"Sono carnivoro, mi piace la carne, il prosciutto crudo, il salame, il lardo, la pancetta, l'osso buco, la carne cruda, lo zampone e il cotechino con le lenticchie. Mi piace la bistecca alla fiorentina, quella da sette etti netti più l'osso. Forse deluderò i vegetariani, ma non mi sento per niente in colpa.
Mangiare carne fa parte della mia natura.

Caro Beppe,
sono uno dei tuoi amici del meetup di Milano.
C'ero anch'io a Piacenza, anzi sono anche salito sul palco a raccontare del ricorso contro Albertini e Formigoni.
Ti scrivo perchè l'introduzione al post contro la caccia alle foche mi ha molto deluso.
Sai, quando uno trova una persona con cui condivide così tante idee inizia a credere di conoscerla, di poterne percorrere i ragionamenti che portano a una conclusione.
Sai Beppe, io credo di conoscerti. Io credo che tu sia dotato di una intelligenza spregiudicata che ti permette di bypassare i preconcetti e le false verità dell'opinione comune.
Ti confesso senza falsa modestia, che anche io credo di riuscire spesso a vedere oltre.
Com'è possibile allora che tu abbia una opinione così distante dalla mia riguardo all'uccisione degli animali per l'alimentazione umana?
Se abbiamo idee simili e principi simili, come possiamo sviluppare conclusioni tanto diverse?
L'unica risposta che mi viene in mente è che abbiamo informazioni di partenza molto diverse.
Io seguo una alimentazione vegana e questo significa che non mangio prodotti derivati dall'uccisione e dallo sfruttamento di animali.
Perchè?
Per lo stesso motivo per cui non compro Nike e non ho l'adsl Telecom (merito tuo, questo...).
E' una scelta etica.
Migliaia di vegani e vegetariani sono la prova vivente che la carne animale non sia un ingrediente essenziale per una dieta equilibrata.
Questo è un fatto provato. Direi scientifico. L'ho provato sulla mia pelle. Mi hai visto barcollare a Piacenza?
Mangiare carne animale è di conseguenza una questione di gusto personale, non una necessità per la sopravvivenza.
Concordi?
Non è indispensabile.
C'è un però: si tratta di un gusto personale, uno sfizio, che implica la morte di un altro essere vivente.
Un altro essere vivente che fino a prova contraria sente vero affetto, vero dolore e vera paura .
Un essere del tutto simile alle foche canadese e ucciso in un modo non molto diverso.
Io non credo che gli uomini abbiano diritto a una vita felice più che gli altri animali, per questo sono vegano.
Non credo che gli uomini abbiano il diritto di uccidere gli altri animali per soddisfare il loro palato (e non la fame).
Credo che chi mangia carne dovrebbe almeno essere consapevole di cosa questa scelta comporta.
Anche questo è consumo critico, è boicottaggio, è schierarsi contro una barbarie.
Credo sia encomiabile condannare il massacro delle foche, ma quanto puoi essere credibile se esordisci elogiando il massacro delle vacche, dei suini, dei polli, dei cavalli...?
Gli animali da allevamento non vengono certo uccisi con l'anestesia.
Mangiare carne soddisfa un non-bisogno esattamente come indossare una pelliccia per scaldarsi.
Oltretutto l'allevamento è, se possibile, ancor più crudele della caccia: esso priva gli animali della libertà fin dalla nascita, separando i cuccioli dai genitori.
Pensaci.
Le donne fanno forse il latte automaticamente 365 gg all'anno?
No.
E perchè le vacche dovrebbero?
Sai che le vacche da latte vengono ingravidate di continuo e separate dai vitellini dopo il parto?
Sai che i pulcini maschi della galline ovaiole diventerebbero galli non-ovaioli inutili e quindi vengono uccisi appena nati?
Sai che ai polli viene tagliato il becco per evitare che stando tutti ammassati si feriscano a vicenda?
Perchè questi animali non ci ispirano la compassione che ci ispirerebbero dei cani o dei gatti nelle stesse condizioni?
Perchè siamo europei.
Se fossimo indiani ci scandalizzerebbe il maltrattamento di una mucca.
Se fossimo cinesi mangeremmo tranquillamente cani, gatti e insetti.
E' solo una questione di geografia.
Come per la religione.
Devi poi sapere che una mucca, nel diventare carne per pochi, mangia molta più vegetazione di quanta ne servirebbe per sfamare molti uomini affamati.
Circa 12 kg d'erba per produrre ogni kg di carne. E l'economia sostenibile?
La fattoria che cresce le mucche felici al pascolo è un'altra menzogna della fabbrica di illusioni che tanto combattiamo.
La verità è fatta di allevamenti che se fossero umani chiameremmo lager.
Ogni uomo che mangia carne animale DECIDE che assaporare una bistecca al sangue ha più valore della vita di un altro animale.
Esattamente come chi compra Nike DECIDE che la moda ha più valore dei diritti di altri uomini.
E' una scelta etica, non di alimentazione.
Pensa a come ti sentiresti se un tuo amico scrivesse che la tratta degli schiavi in fondo è una buona cosa perchè gli schiavi ci alleviano la fatica dei lavori di casa e non c'è da sentirsi in colpa.
Come lo chiami?
RAZZISMO.
Dirai che non è la stessa cosa.
Per me è la stessa cosa.
Per me, che non vedo differenza tra il diritto alla vita di un uomo e di un altro animale, è la stessa cosa.
Così come un uomo bianco è uguale a un uomo nero, una mucca è uguale a un maiale, a un cavallo, a un cane, a un gatto, a un uomo.
Come vogliamo chiamarlo altrimenti?
SPECISMO?
Nel '700 essere razzisti era una cosa normale. I bambini venivano cresciuti nella convinzione che i negri fossero inferiori, che non avessero sentimenti, che fossero come oggetti sacrificabili.
Nel '700 i negri erano considerati esattamente come oggi gli animali da allevamento.
Oggi la coscienza comune considera il razzismo una barbarie.
Oggi i bambini vengono cresciuti nella convinzione che gli animali da allevamento in fondo non soffrono così tanto, che crescono nei prati al pascolo accanto alla loro mamma, che ci sono già tanti problemi figurati se dovessimo pensare anche ai diritti degli animali.
Tra 300 anni, chissà... Forse anche gli animali saranno considerati esseri viventi con sentimenti e diritti al pari di uomini bianchi e neri.
Non ti chiedo di diventare vegano.
Ma tu mi insegni che bisogna essere consumatori consapevoli.
Bene Beppe, sii consapevole ogni volta che mangi una fiorentina, così come lo sei quando compri le scarpe o scegli la banca su cui aprire il conto corrente.
C'è un detto che fa più o meno così: "Elogia l'amico in pubblico e criticalo in privato."
Caro Beppe, tutti gli uomini commettono errori, ma solo i Grandi Uomini, quando sbagliano, lo ammettono e chiedono scusa.
Tu sei un Grande Uomo. Lo hai dimostrato infinite volte.
Fallo una volta di più.
Non lasciare che tutti i tuoi sostenitori vegani e vegetariani (e sono tanti) si sentano così distanti da te come io mi sono sentito oggi.

Marco Alfano"

Da segnalare, inoltre, questo articolo di Antonella Corabi.
Qui le istruzioni per raggiungere Promiseland.

29 marzo 2006

Pranzetto romantico

Uhm... oggi ho pranzato con quel cattivone del mio ragazzo...
Ho preparato dei crostini integrali con pesto, i cannelloni ripieni di soia e seitan e le carote stufate... ho mangiato tutto! ^_^
Crostini integrali con pesto
Crostini: tagliare a fette un panino integrale e tostarlo in forno o nel tostapane. Spalmarvi sopra il pesto: 100g di foglie di basilico, 1 spicchio d’aglio, 60g di pinoli, 6 gherigli di noci, olio extravergine d’oliva, sale. Lavare le foglie di basilico, stenderle su un canovaccio e lasciarle asciugare. Mettere nel frullatore 3 cucchiai d’olio, i pinoli, l’aglio e le noci e frullare; aggiungere il basilico, un pizzico di sale e 1 cucchiaio d’olio e frullare amalgamando bene.
Si conserva in frigorifero in contenitori di vetro, coperto d’olio, per qualche giorno; si può anche congelare.

Non potevano mancare... informazioni nutrizionali sull'aglio e sul basilico.

28 marzo 2006

Carote stufate

Dato che siete così carini a leggere il mio blog vi posto una ricetta, presto inserirò la fotografia.
Ingredienti: 500g di carote, una cipolla, olio extravergine d'oliva, prezzemolo, semi di sesamo.
Pulire ed affettare la cipolla; lavare e pelare le carote, e tagliarle a bastoncini. Soffriggere la cipolla in 3 cucchiai d'olio in una casseruola, aggiungere le carote e cuocere a fiamma alta per 5 minuti. Abbassare la fiamma al minimo, coprire la pentola e portare a termine la cottura (circa 20 minuti). Salare, togliere dal fuoco e spolverare con prezzemolo tritato e semi di sesamo.
Buon appetito.

Breve profilo della carota qui e anche qui.

27 marzo 2006

Cannelloni o lasagne

La ricetta dei cannelloni è praticamente identica a quella per le lasagne, cambia la realizzazione ma non gli ingredienti.
Non mi ricordo le quantità per cui vado a occhio come ogni brava massaia.
Ingredienti: cannelloni o lasagne vegan, tante quante ne riuscite a mangiare; polpa di pomodoro biologica, una mezza bottiglia; soia, granulare pronto o bistecche da spezzettare (vanno bagnate in acqua fredda 10 minuti, cotte 10 minuti in acqua leggermente salata, strizzate bene e preparate come preferite), oppure ricotta o tofu sbriciolato; in aggiunta, o in alternativa, si può usare il seitan a dadini.
Per la besciamella servono olio extravergine di oliva, pepe, noce moscata, latte di soia o acqua (molto più digeribile con l'acqua!).

In una padella larga mettere qualche cucchiaio d'olio e soffriggere delicatamente la soia o il seitan, aggiustando di sale e di pepe (per preparare un vero ragù, soffriggere la soia con un trito di carota, cipolla e sedano). A parte, far stringere la polpa di pomodoro, che non deve risultare acquosa. Far colorire uniformemente la soia, a piacere spruzzare poco vino rosso facendolo evaporare bene (la soia assorbe molto i liquidi di cottura). Quando la salsa si è ristretta, dividerla in due porzioni: una da mescolare alla soia, su fiamma dolce, per qualche minuto, l'altra da tenere da parte.
Leggete sulla confezione di pasta se va cotta prima o infornata cruda, e preparatela di conseguenza.
Alternare in una teglia polpa di pomodoro, cannelloni o lasagne ripieni di ragù, e besciamella preparata nel modo seguente: in un pentolino riscaldare due cucchiai d'olio, aggiungere poco a poco della farina (integrale o bianca) mescolando finchè la farina assorbe l'olio; allungare poi con acqua tiepida o latte di soia, per ottenere un composto cremoso. Aggiungere sale, noce moscata, pepe o altro, a piacimento. Alternare lasagne o cannelloni, salsa e besciamella, fino a esaurimento degli ingredienti. Infornare per il tempo indicato sulla confezione della pasta, e servire.

Qualche nota sul seitan qui e qui.

26 marzo 2006

"Rotolo" ricotta e spinaci

Con lo stesso impasto delle pizzette si può realizzare questo rotolo di pasta sfoglia (non so come altro chiamarlo... mi pare che il termine "rotolo" sia adatto e calzante! Mi fa sorridere!).
Gli ingredienti sono pasta sfoglia (l'avevo comprata al supermercato... non biasimatemi per questo piccolo strappo al "tutto sperimentato personalmente"!), ricotta di soia e spinaci lessi.
Sminuzzare insieme la ricotta e gli spinaci, aggiustando di sale; stendere la sfoglia, distribuire il composto in uno strato sottile e uniforme... arrotolare... e infornare secondo le indicazioni sulla confezione della pasta! ^_^
Poca fatica e risultato eccellente... Buon appetito!

P.S.: quando avrò smaltito il chilo e più di ricotta di soia che riposa ignaro nel mio frigorifero... la smetterò di postare ricette che richiedano questo ingrediente, promesso.
P.P.S.: se vi sembra che in una ricetta la quantità di ingredienti risulti eccessiva rispetto alle vostre esigenze... fidatevi di voi stessi e diminuitela.
Quando sentite che la vostra spalla destra sta per dislocarsi dalla sua sede, è ora di smettere di rimestare latte di soia... credetemi!

Alcune informazioni nutrizionali sugli spinaci qui.

24 marzo 2006

Polpette vegetariane

Ingredienti: 2 patate di media grandezza, 4 carote, 1 zucchina, farina, pangrattato, olio extravergine di oliva, sale, pepe, spezie e aromi a piacere.

Lavare bene le verdure e lessarle separatamente (con la buccia). Patate e carote: circa 20 minuti in pentola a pressione (altrimenti circa 30 minuti); zucchine 15 minuti in pentola a pressione (altrimenti 20). Sbucciare patate e carote, passarle al passaverdure e raccoglierne la purea in una terrina. Schiacciare la zucchina con una forchetta, perderà molta acqua; quando risulta abbastanza asciutta unirla, sminuzzata, alle altre verdure. Salare e pepare, incorporare pangrattato a sufficienza per ottenere un composto piuttosto solido (se necessario aggiungere poca mollica di pane umida), formare delle polpettine schiacciate e infarinarle. Friggerle in olio d'oliva ben caldo finchè saranno dorate.

Polpette di spinaci.
Nella foto, potete vedere anche le polpette di spinaci.
La preparazione è molto semplice, bisogna mescolare della ricotta di soia con un volume all'incirca pari di spinaci lessati al dente e sminuzzati; aggiungere farina per amalgamare, sale e aromi a piacimento, dopodiché formare delle polpette più o meno schiacciate e friggere o infornare finché sono dorate.

Qualche notizia sulle patate qui e ancora qui.

Ricotta di soia

Ingredienti: 500 g di soia gialla da agricoltura biologica, il succo di un limone.

Mettere la soia in ammollo per 24 ore. Scolare e sciacquare i fagioli; portare a bollore 2 litri d'acqua in una pentola capiente. Con un frullatore a immersione, frullare finemente la soia aggiungendo poco a poco acqua calda. Rimettere la crema ottenuta nella pentola e farla bollire per 10-15 minuti, mescolando continuamente perché non si bruci attaccandosi alle pareti.
Quando il liquido è in ebollizione, versare il succo di limone, filtrato, mescolando lentamente. Si formeranno dei fiocchi di tofu. Mettere un panno in uno stampo forato (va bene anche un colapasta); raccogliere i fiocchi con un colino e versarli nello stampo, schiacciandoli per far colare l’acqua.

Qualche informazione in più sulla soia qui e qui.

Croccante di sesamo

Ingredienti: semi di sesamo, zucchero di canna, succo di limone, sale, olio di semi di mais, acqua tiepida.
Quantità... a piacere, approssimativamente un volume di zucchero pari alla metà del sesamo.

In un pentolino, su fiamma dolce, mettere lo zucchero, un pizzico di sale fino, un filo di olio e il succo di un limone, mescolando lentamente. Se sembra troppo asciutto, aggiungere un goccio di acqua tiepida.
Quando inizia a caramellare (si formano delle bollicine), aggiungere il sesamo, un cucchiaio alla volta, tenendo ben mescolato; amalgamare i semi, cucchiaio dopo cucchiaio, fin quando il tutto diventa piuttosto solido. Versare su un piano rigido, stendere col cucchiaio o la spatola e lasciar raffreddare. Volendo, si può tagliare a pezzetti o quadretti.
In alternativa, se si preferisce, versare il croccante su una teglia e infornare alla temperatura minima per 5 minuti, facendo asciugare.

Non ho disponibile al momento una fotografia del risultato, ma dovrebbe avvicinarsi alla meraviglia inserita sopra, magari con un colore più scuro dovuto allo zucchero di canna.

Trovate qualche informazione nutrizionale sul sesamo qui.

23 marzo 2006

Crackers al sesamo

Ingredienti:
500 g di farina, mezzo cubetto di lievito fresco o una bustina di lievito secco, sale, acqua tiepida, olio extravergine di oliva, semi di sesamo a piacere.

Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida. Disporre la farina a fontana su un tavolo ed aggiungere un cucchiaino di sale, 2 cucchiai d'olio e il lievito, mescolando man mano per amalgamare il tutto. Aggiungere acqua tiepida, se necessario, e impastare fino ad ottenere una pasta liscia. Farla riposare in un canovaccio, tenendola al caldo.
Dopo circa un'ora, prendere piccole porzioni di pasta, incorporarvi i semi di sesamo e stenderle col matterello (possibilmente, usare la macchina per la pasta fatta in casa). Spennellare queste sfoglie con dell'olio e disporle su una teglia, bucherellandole con una forchetta. Tagliarle con la rotella taglia pasta nella forma desiderata ed infornare a 200 °C per 15 minuti, finchè saranno dorate e croccanti.

Varianti: impastare insieme alla farina erbe o spezie a piacere. Oppure, prima di infornare, cospargerle con diverse spezie.

22 marzo 2006

Non so proprio cosa scrivere.

Uhm... non c'è che dire, non è un buon inizio...

Va bene. Lo ammetto. Sto spulciando blogs altrui per trovare un'ispirazione... ma non ci riesco.

Perchè mi sento così sciocca?

E' ovvio che io non trovi ispirazione dagli altri... per la prima volta ho qualcosa di interamente mio con cui esprimermi, e mi costa un pizzico mettermi in gioco così spudoratamente.

Beh, vuol dire che forse sarà un diario un po' laconico, ma spero possa nascerne qualcosa di bello.

Il guaio è fatto... per me, che apro questo luogo di... non so neanch'io bene cosa; e per voi, capitati nelle grinfie di una pazzerella in fase di sperimentazioni vegetariane, ambientaliste e... molto, molto altro.

Spero che la voglia di fuggire non diventi troppo forte, troppo presto.

Ci metterò il mio impegno e la mia curiosità, tutto quello che posso offrirvi...