15 luglio 2009

Novità...

Ancora non riesco veramente a crederci, ma sono arrivata a un esame dalla laurea.
Adesso, giusto qualche giorno per riprendermi dallo stress e poi dovrò darci dentro con la scrittura della tesi... Sono nel panico o giù di lì per questo! Tra poco andrò "in vacanza" fino alla fine del mese, e potrò dedicarmi al compito titanico; e anche alla cucina e a un po' di riposo, spero.

Per qualche giorno, però, penso di non riuscire a navigare e quindi la pubblicazione di nuovi post è sospesa; per lo stesso motivo, abbiate pazienza se non pubblico i vostri commenti e non rispondo alle e-mail!

Tornerò ad aggiornarvi il prima possibile, promesso.

14 luglio 2009

Oggi sciopero


Questo blog aderisce all’appello di Diritto alla Rete contro il Ddl Alfano che imbavaglia la Internet italiana.

13 luglio 2009

Gelato al cocco

Una ricetta fresca, ma non proprio light... però, per una volta ne vale la pena!

Ingredienti: 50 g di cocco secco in scaglie, 250 g di latte vegetale non aromatizzato, 250 g di panna vegetale da montare, 50 g di zucchero di canna.
Mettete il cocco e lo zucchero in un contenitore, versatevi il latte, chiudete con un tappo e riponete in frigorifero per la notte.
Il giorno dopo, montate la panna e aggiungetela delicatamente, cercando di non smontarla, al latte; mescolate, versate nella gelatiera ed azionatela secondo le istruzioni.

Ne viene fuori un gelato buonissimo, dal delicato sapore di cocco, reso più consistente dai pezzetti che vi restano dentro; se vi danno fastidio, invece di mettere il cocco in ammollo nel latte fatevelo bollire per mezz'ora, filtrate, spremete bene e buttate via la polpa, ormai divenuta insapore; oppure utilizzate una parte di latte di cocco al posto di quello vegetale, omettendo il cocco in scaglie.
Per renderlo ancora più goloso, provate ad aggiungere delle gocce di cioccolata: è buonissimo! Se volete servirlo nei coni, potete prepararli voi oppure comprarli; se conoscete altre marche di coni vegan (spesso non lo sono, contengono derivati del latte) fatemelo sapere.
Prossimamente vorrei sperimentare anche i bounty ripieni di gelato... e poi mi domando perché d'estate metto sempre su un po' di ciccia!

11 luglio 2009

Petizione da leggere attentamente...

...e poi diffondere, scaricare e firmare!



BASTA DEPORTAZIONI ALL'ESTERO!

Sono anni e anni che furgoni, camion e perfino aerei trasportano cani e gatti in Germania, ma anche in Svizzera, in Austria, e di lì negli altri Paesi del Nord Europa.

Sono ormai centinaia di migliaia, milioni di animali, raccolti in strada, nei canili o presso privati che non sanno più cosa farsene, prelevati durante un'uscita da casa… cuccioli o adulti, anziani o malati al punto di non poter reggere il viaggio. Radunati febbrilmente, con una ricerca massiccia e ostinata.
Partono dall'Italia, dalla Spagna, dalla Grecia, dai Paesi balcanici, dall'Europa orientale, dalla Russia, dalla Turchia, dall'Africa del Nord, dall'Asia… tutti convogliati verso i paradisi del Nord, con la promessa di un giardino, di un sofà bianco, di una famiglia amorevole.
Tutti adottati?!

A scadenze fisse e frequenti, carichi di cani e gatti partono da ogni regione d'Italia. Cittadini stranieri - sempre gli stessi - li prendono in affido presso i canili, cittadini italiani - sempre gli stessi - collaborano con loro come prestanome, procurandosene con ogni mezzo, qualche volta nell'illusione di dare loro un avvenire migliore. Spesso gli animali vengono intestati a persone ignare, inesistenti, perfino decedute… Spesso partono senza documenti.
E finiscono in una rete di altri canili e di stalli, prima in Italia… e poi all'estero. Alcuni appaiono offerti in siti web, e presto scompaiono, come tutti gli altri, nel nulla. Controlli seri? Impossibili oltre confine, in Paesi che per di più, come la Germania e la Svizzera, non hanno un'anagrafe canina pubblica…
Ma perché tante organizzazioni private grandi e piccole, che si definiscono “di protezione degli animali”, prelevano tanti animali all'estero con viaggi frequenti e costosi, quando anche in Germania i canili sono pieni, quando lì e in tutti i Paesi - tranne che in Italia - vige la soppressione?

Adottati nel nostro Paese, gli animali, appena passato il confine, diventano l'oggetto di un commercio assai vantaggioso: la merce è gratuita all'origine, o costa soltanto un po' di mangime, di ciotole, di coperte…
Il prezzo in Germania? Si chiama “tassa di protezione animale” come quella dei canili pubblici, ed è presentata come rimborso spese… fino a 350-400 euro per un meticcio qualunque, grande o piccolo, cucciolo o anziano, sano o malato. Il guadagno è garantito, tanto più che la propaganda negativa sull'Italia che queste organizzazioni lanciano presso il pubblico medio frutta molto altro denaro.
I nostri animali sono venduti. A chi e perché?
Non tutti sanno quanto la legge tedesca di tutela degli animali sia elastica in materia di sperimentazione… Ma a noi basta sapere che, una volta divenuto merce, l'animale perde ogni diritto alla tutela, qualunque sia la sua destinazione. E che ci si fa beffe della Repubblica italiana e delle sue leggi.

L'Italia ha le leggi più avanzate d'Europa in materia di tutela degli animali. Ma non è senza colpe. L'abbandono e il randagismo affliggono tutto il Paese. Troppi Comuni e troppe ASL sono ancora inadempienti rispetto ai loro obblighi di tutela e di vigilanza. Così, il rimedio è semplice ed economico: eliminare il problema chiudendo gli occhi sulla deportazione all'estero degli animali in soprannumero.
Nel 1993 la circolare del Ministro della Sanità Garavaglia dava direttive per impedire le deportazioni. Nel 2001 la circolare del Ministro Veronesi indicava i controlli sugli affidi come parte integrante del benessere degli animali. Questa circolari sono tuttora in vigore, e sono vincolanti per ogni dipendente del Ministero della Salute. Ma molte ASL non le rispettano.
Nel 2003 il Regolamento Europeo 998 stabiliva che i movimenti non commerciali di cani e gatti nel territorio dell'Unione implicano che gli animali non siano destinati alla vendita né al passaggio di proprietà. Ma chi finge di prendere per sé un animale e lo vende all'estero non lo rispetta.
Alcuni Paesi mediterranei hanno emanato disposizioni severe per far cessare le finte adozioni e la deportazione dei loro animali. Anche in Germania le autorità stanno aprendo gli occhi. Ma L'Italia è il fanalino di coda.

L'ENPA, la più antica associazione italiana di protezione degli animali, ha deciso di combattere questa battaglia di civiltà. Per rispettare la sua vocazione. Per salvaguardare la dignità del nostro Paese. Per costringere le istituzioni a compiere il loro dovere. Per educare i cittadini alla prevenzione, unico rimedio contro il randagismo e le sue conseguenze nefaste.
L'ENPA lancia una petizione per chiedere al Ministero della Salute di intervenire una volta per tutte contro questo squallido e illegale mercato. Firmiamo tutti, perché nessuno possa più tradire la fiducia dei nostri animali più sfortunati.

09 luglio 2009

COME UN UOMO SULLA TERRA
GIOVEDI' 9 LUGLIO 2009
DOC 3 - RAI 3 ore 23.40

Ciambellone al cocco


Per la ricetta mi sono ispirata al ciambellone cocco e pesca di VeganRiot, con qualche cambiamento.

Ingredienti per uno stampo da circa 20 cm: 240 g di farina 00, 60 g di fecola di patate, 40 g di cocco secco in scaglie, 70 g di zucchero di canna, 150 g di latte vegetale, 35 g di olio di semi di mais, 1 cucchiaino di cremor tartaro (già col bicarbonato dentro), 1 pizzico di sale, margarina e farina per lo stampo.

Riscaldate il forno a 180°, ungete la teglia con la margarina e poi infarinatela.
In una ciotola, mescolate la farina, la fecola, il cremor tartaro e il sale; a parte, sciogliete bene lo zucchero nel latte e aggiungetelo velocemente alle farine. Versate poi l'olio, mescolate con un cucchiaio e versate nello stampo. Infornate per circa 25 minuti, facendo la prova stecchino prima di spegnere.

Non è molto dolce anche se a me pare dolce il giusto, è ottimo per la colazione o la merenda! Il cocco non si sente tanto, quindi se lo volete più saporito aumentate la quantità (in effetti la ricetta originale ne prevedeva molto di più); appena sfornato era morbidissimo mentre il giorno dopo è diventato più "croccante", anche perché mi si è un po' caramellato lo zucchero, temo.
Mi è piaciuto molto, penso di rifarlo con qualche modifica per renderlo più goloso. Nel caso, vi aggiornerò.

02 luglio 2009

Segnalazioni varie

Non so quanti di voi siano stati al VegFestival di Torino, qualche settimana fa.
Purtroppo, gli organizzatori si trovano in difficoltà economiche, specialmente a causa dei danni provocati del temporale abbattutosi sulla città durante la manifestazione.
Mancano 4000 euro all'appello, per cui in tutta Italia si stanno organizzando cene per raccogliere fondi; tutti possono contribuire organizzando un evento benefit e devolvendo il ricavato al Veg Festival, oppure effettuando direttamente una donazione sul c/c del gruppo VegFestival (IBAN IT 95 Z 03165 01600 000110434373).

Anche quest'anno l'Oipa ha attivato un numero al quale segnalare la presenza di animali domestici trovati abbandonati in autostrada (e solo in autostrada).
Se viaggi in autostrada e vedi un animale abbandonato fermati alla prima area di sosta ed invia un sms al numero 334 1051030.
Il tuo sms sarà inoltrato alla sede più vicina della Polizia Stradale che attiverà le necessarie operazioni di emergenza ed interesserà le strutture preposte al recupero del cane.
Ricordati di specificare la località e la provincia; la direzione di marcia e l'ora dell'avvistamento.
Più dettagli saranno inviati e più facile sarà intervenire.


Per tutti coloro che vanno in vacanza con cane o gatto, comunque, può essere utile leggere questa pagina a proposito dei divieti di accesso alle spiagge, nonché visitare il sito Dog Welcome.